Tre giorni di conversazioni ed eventi nella suggestione dell’Ivrea olivettiana: l’associazione Il Quinto Ampliamento rilancia progetti e ambizioni dell’economia civile.
Immaginate un luogo che sappia esserne due – quello che è e quello che potrebbe essere; che si faccia luogo d’incontro, di confronto d’idee, di raccolta di stimoli e proposte; che sia in grado di riallacciare le trame del passato alle imbastiture del futuro, per farne un unico tessuto di prospettive economiche e sociali; che lasci parlare l’economia, l’arte e la gastronomia, ascolti ii numeri e i gusti. State immaginando Ivrea, nei giorni tra il 29 settembre e l’1 ottobre, durante Pausa Pranzo!, primo evento organizzato da Il Quinto Ampliamento.
Pausa Pranzo! Conversazioni sull’Economia Civile
Per il suo primo anno di attività, il Quinto Ampliamento ha organizzato una tre giorni di divulgazione e spettacoli – sui temi dell’Economia Civile e della crescita responsabile e sostenibile – intorno al concetto-chiave della Pausa Pranzo.
Teatro della tre giorni sarà Ivrea, con alcuni dei luoghi simbolo della storia olivettiana. Protagonisti, oltre a ospiti e relatori di primordine, saranno il mondo del lavoro, la società che ha voglia di cambiare, l’arte, nonché studenti, professionisti, cittadini e imprese che ogni giorno si interrogano sul senso della propria attività e sul vero significato del lavoro.
Tre giorni di eventi, dibattiti e spettacoli per assaporare il gusto di un nuovo modo di fare impresa”
Il programma della manifestazione è articolato in tre giorni, ciascuno incentrato su una particolare tematica. Venerdì 29 settembre, la giornata cercherà di dare una risposta alla domanda olivettiana: “Può l’industria darsi dei fini?”. I dibattiti e gli incontri saranno dunque dedicati a una discussione teorica circa il perimetro e le buone pratiche dell’economia civile.
Sabato 30 settembre, con la giornata “Pausa Pranzo!”, si approfondirà lo studio del rapporto tra cibo e lavoro, osservando esperienze d’eccellenza nella ristorazione aziendale. Entrare nelle mense sarà un modo per osservare l’odierna comunità produttiva.
La giornata conclusiva, domenica 1 ottobre, con la performance “Per sentire le pietre cantare” si ripercorreranno la vicenda e l’esperienza di Adriano Olivetti, facendo parlare l’architettura del suo originale progetto economico, sociale e politico.
Durante tutti i tre giorni, il programma della manifestazione sarà completato da mostre, spettacoli e dalla presenza dei principali esponenti dello street food canavesano lungo via Jervis, la “via più bella del mondo”.
Perché Pausa Pranzo?
La scelta del tema del cibo e della pausa pranzo è tutt’altro che casuale. All’interno della fabbrica olivettiana, infatti, i dipendenti in pausa pranzo erano autorizzati a servirsi delle biblioteche, ascoltare concerti o seguire dibattiti. Il servizio, inoltre, era organizzato senza separare gli ambienti a disposizione di ingegneri e operai, in modo tale che nessuno fosse escluso dalle opportunità di condividere conoscenze e competenze.
Pausa Pranzo vuole essere un momento di confronto tra personalità ed entità di diverse finalizzato a mettere in moto energie e idee per promuovere una rinnovata coscienza di impresa
Un intento simile se lo pone Il Quinto Ampliamento nell’organizzare l’evento Pausa Pranzo: creare un momento di confronto tra personalità ed entità diverse che riesca a mettere in moto energie e idee per promuovere una rinnovata coscienza di impresa, condividere esperienze e buone pratiche e accompagnare tutte le realtà produttive che lo desiderano lungo il cammino del cambiamento.
Il Quinto Ampliamento
Il Quinto Ampliamento è un’ associazione apartitica, aconfessionale e senza scopo di lucro nata a Ivrea a partire da un’idea condivisa da Antonio Calabrò, Alberto Zambolin e Marco Peroni e che oggi aggrega tra i soci fondatori Confindustria Canavese, Fondazione Olivetti, Legambiente, Message SpA, Pubblico-08 e Aida Partners Ogilvy PR, Sabox, AEG e Mercatino.
Il nome “Quinto Ampliamento” sta a indicare la continuità di valori con l’esperienza storica di Adriano Olivetti e con quella lunga e felice stagione che portò la fabbrica di Ivrea a espandersi fisicamente e architettonicamente attraverso quattro ampliamenti che rispecchiavano l’approfondirsi di una riflessione originale sul senso del fare impresa.
L’Associazione considera maturi i tempi per mettere mano al quinto ampliamento della fabbrica; un ampliamento questa volta immateriale, ideale, basato sui valori Olivettiani ancora oggi attuali.
L’Associazione considera maturi i tempi per mettere mano al quinto ampliamento della fabbrica; un ampliamento questa volta immateriale, ideale, basato sui valori Olivettiani ancora oggi attuali, sulla diffusione e condivisione della conoscenza, di un modo diverso di concepire l’economia, l’azienda, il lavoro e il ruolo dell’uomo che diviene centrale.