Business roundtable: il commento de Il Quinto Ampliamento

23/08/2019

IL CAMBIAMENTO AVANZA E L’IMPRESA AFFERMA IL SUO NUOVO RUOLO

 Le grandi imprese americane che aderiscono al Business Roundtable hanno sottoscritto e divulgato uno “statement” che riconosce l’eguale dignità e priorità di tutti gli stakeholder aziendali, allineando al perseguimento del profitto anche la tutela dell’ambiente, il rispetto delle comunità locali, l’inclusione sociale, le esigenze dei clienti e dei fornitori.

Il processo di evoluzione in corso nel modello di Impresa trova ormai segnali concreti in molti e diversi eventi; basta pensare a livello europeo alla diffusione dell’obbligo di redigere annualmente la “Dichiarazione non Finanziaria”, l’eliminazione dell’obbligo per le società quotate di comunicare trimestralmente i propri risultati economico finanziari, e, venendo all’Italia, l’approvazione già nel 2016 della legge che ha istituito la figura della Società Benefit.

Impossibile non accorgersi che ciò preannuncia un cambiamento globale e radicale nel modo di interpretare il capitalismo. Più difficile è prevederne ora gli effetti

afferma il Presidente Mario Calderini.

Ci auguriamo che il segnale proveniente da oltre oceano sia fonte di accelerazione di questo cambiamento; il fatto che scaturisca dal top management della Corporate America reclama una risposta adeguata, o almeno una presa di posizione chiara da parte del mondo degli investitori; sono proprio i grandi fondi, al netto di quelli Pensione che operano già in una logica di medio e lungo periodo, ad esercitare oggi la più forte pressione verso l’ottenimento di risultati immediati, spesso a discapito della sostenibilità degli stessi su orizzonti più lunghi. Questo cambiamento sarebbe il segnale più positivo che potremmo sperare, per determinare davvero una svolta significativa nei comportamenti di impresa, ed un allineamento quindi degli obiettivi manageriali a quanto sottoscritto dal Business Roundtable.

La sfida – aggiunge Calderini - è immaginare un modello di capitalismo che affronti temi ambientali e contrasto alle disuguaglianze, attraverso il superamento della miopia dei capitali e la riscoperta del valore del lungo termine. Insomma quello che oggi ci chiedono i Millenials

Ma è importante non vestire di etica il cambiamento in corso, come dichiara il Presidente Calderini perché

questa etichetta espone la nuova economia immediatamente alla diffidenza e al sospetto. E ciò indebolisce la credibilità degli sforzi ed espone a facili critiche, come quella di opportunismo fiscale o di uso strumentale della responsabilità sociale per difendere lo status quo.

Il Quinto Ampliamento accoglie con favore questa novità made in USA, poiché da sempre sostiene il ruolo dell’impresa come vero agente del cambiamento sociale; la centralità dell’impresa nell’innovazione, anche sociale, è sostenuta dalle sue competenze, dalle tecnologie e dalle risorse umane e finanziarie che ha a disposizione. Una evoluzione delle aspettative degli investitori sarebbe anche strumentale a guidare una discontinuità strategica, permettendo da passare dalla CSR che punta ad annullare gli effetti negativi del fare impresa, per invece giungere alla definizione di strategie di impatto socio-ambientale, che per definizione necessitano di capitali pazienti. In questo modo si renderebbero disponibili importanti capitali per affrontare le grandi sfide che l’umanità intera sui temi della disuguaglianza, del cambiamento climatico e dell’inclusione deve risolvere.

Quinto Ampliamento ritiene che un nuovo ecosistema sia in seppur lenta formazione, e che reclami anche una evoluzione nel ruolo del mondo non profit, per creare un incrocio strategico che abiliti la collaborazione tra settori diversi e possa consegnare risultati favorevoli a tutti gli stakeholder: start up, investitori, imprese, società civile, ONG. Quindi nuove connessioni tra diversi stakeholder al fine di incrociare know how, esperienze, risorse, infrastrutture puntando a risultati finali sia economici che socio-ambientali.

A questo scopo l’evento annuale del Quinto Ampliamento, che si terrà l’11 e 12 ottobre a Ivrea nelle fabbriche ex Olivetti, rappresenta un primo passo in questa direzione ponendo a confronto diretto, in tavoli tematici, il mondo delle imprese con quello del non profit.

Al Quinto Ampliamento non sfugge anche il forte atto di accusa che il documento della Roundtable rappresenta nei confronti del mondo politico, e che “come tale rappresenta una straordinaria opportunità per le forze riformiste” afferma Calderini.

E il prof. Zamagni aggiunge nella sua dichiarazione alla testata Vita

È chiaro che oggi un governo di tipo democratico potrà trarre le conseguenze di questo documento. Una di queste prime leggi è quella che riguarda i cosiddetti fondi di investimento. Finora sono stati loro a mantenere la vecchia impostazione mettendo il capitale nelle imprese che scelgono come prioritarie e imponendo al management la massimizzazione del profitto.