La mappa della green society: quando i valori creano nuovi mercati

28/06/2017

Pubblicata una ricerca sulla Green Society. 101 esempi di come il diffondersi di nuova sensibilità per l’ecosostenibilità provi a cambiare il Paese

C’è un’Italia che risponde alla crisi cercando di innovare sistemi e modi di produzione, provando a costruire uno spazio nuovo per le imprese e a trasformare le imprese in un motore di cambiamento per l’intera società. Il volume Alla Scoperta della green society, edito da Edizioni ambiente, traccia una mappa di questa parte del Paese raccogliendo 101 diapositive di realtà produttive che hanno innescato concrete dinamiche di cambiamento e innovazione sociale.  

 

Gli italiani fanno sempre più scelte ecosostenibili

Secondo ricerche di Legambiente, che ha organizzato la presentazione del volume, negli ultimi anni sono molti gli indicatori economici e sociali che testimoniano la presa di coscienza degli italiani circa l’importanza dell’ecosostenibilità delle proprie scelte.

In 10 anni, per esempio, l’utilizzo di energie rinnovabili è passato dal 15 al 34,3%, l’agricoltura biologica è cresciuta del 69% tra il 2010 e il 2015 e sempre più comuni hanno raggiunto la soglia di raccolta differenziata del 65%, potendo venire considerati rifiuti free.

Numeri chiari, che parlano di una tendenza innovatrice diffusa nel paese, bisogni e necessità nascenti e crescenti che creano mercati e consumi nuovi, economie alternative, sistemi e modi di produzione alternativi.

 

Un’Italia dove l’interesse generale crea cambiamento e ricchezza

Le 101 storie di imprese green raccolte nel rapporto dipingono un Paese dove l’interesse generale è diventato u volano di ricchezza e di sviluppo economico sociale, fatto di migliaia di posti di lavoro, nuovi modelli di welfare e una riscoperta attenzione al territorio e alla comunità.

Tra le esperienze citate, ci sono quella di Ostana – piccolo comune montano cuneese – dove lo sviluppo dell’agricoltura biologica e l’offerta di turismo sostenibile sono riusciti a combattere lo spopolamento oppure Il patto della farina, che interessa i comuni del medio Friuli, dove agricoltori, mugnaio, panificatori, venditori, consumatori costituiscono una filiera autogestita per migliorare la qualità della filiera del pane.

Storie grandi e piccole, ognuna con il suo carattere di diversità tutte accomunate dalla ricerca di nuovi spazi, percorsi, soluzioni.

Una ricerca che sa di innovazione.
Sa di progresso.